Il mio ruolo e impegno nel progetto Made In Heritage

Remko Bigai | AI Algorithms Engineer

Scrivere una descrizione di se stessi?
Forse mi sarebbe più facile scrivere un software e chiedere a lui cosa ne pensa di me.
Scherzi a parte, mi metto di impegno… come si inizia?
Ah certo: sono Remko Bigai; italianissimo ma con parte di sangue olandese da cui il nome esotico.
Sono arrivato all’elaborazione dei dati e delle immagini tramite l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale partendo da molto lontano. Un vecchio computer in adolescenza ed un programma di grafica dove piazzare qualche pixel qua e là. Dovevi scegliere tra risoluzione più elevata, ma con pochi colori o poter usare più colori, ma a bassa risoluzione. Quindi niente botte piena e moglie ubriaca; dovevi scegliere o l’una o l’altra.

Lungo la strada mi sono laureato in informatica continuando a coltivare la passione per la grafica; fino a che ad un certo punto le due cose si sono incontrate ed eccomi a seguire progetti di digitalizzazione in cui applicare algoritmi che sfruttano l’intelligenza artificiale per elaborare le immagini, ottimizzarle, classificarle ed analizzarle per estrarne metadati.

Nella vita privata, quando non faccio il papà ed il compagno, dedico il minuto e mezzo della giornata che mi rimane alla musica ed alla mia boxerina.
Per scaricarmi e rimettere in moto le gambe dopo le ore seduto alla scrivania gioco a tennis cercando di evitare le domeniche mattine più rigide dell’inverno come faceva il ragionier Filini in Fantozzi.

In ambito lavorativo mi ritengo davvero fortunato a far parte di Made In Heritage. È un luogo dove informatica e cultura umanistica possono convivere in modo originale e creativo, apportando un grande beneficio in termini di innovazione e produttività agli studi della storia, della storia dell’arte, della musicologia, della linguistica.