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rivarossi 80 anni
Anniversari
31 October 2025

Il sogno in miniatura. Ottant’anni di passione, ingegno e corporate heritage

Rivarossi 1945–2025

Nel 2025 Rivarossi celebra ottant’anni di storia: un traguardo che non appartiene solo all’industria del modellismo ferroviario, ma alla memoria collettiva italiana. Fondata a Como nel 1945 da Alessandro Rossi e Antonio Riva, la Rivarossi nasce nel dopoguerra, in un’Italia che ricostruiva se stessa. In quel tempo di rinascita, i due fondatori intuiscono che anche il gioco può essere una forma di cultura tecnica e di bellezza: trasformare il treno – simbolo di progresso e libertà – in un oggetto d’arte in scala.

Fin dall’inizio, l’azienda unisce precisione ingegneristica e artigianato meccanico. I primi modelli elettrici, realizzati in metallo pressofuso e poi in plastica ad alta fedeltà, riproducono nei minimi dettagli locomotive e carrozze vere, restituendo in miniatura il fascino del viaggio. Negli anni Cinquanta e Sessanta, Rivarossi diventa sinonimo di eccellenza tecnica e di Made in Italy d’avanguardia, introducendo innovazioni tecniche significative nel modellismo ferroviario, che contribuiscono a differenziare il modello dal giocattolo. Il modellino diventa strumento di conoscenza, ponte tra la manualità e la meccanica, tra il sogno e la precisione.

La storia di Rivarossi è un caso interessante di corporate heritage: un marchio capace di creare una comunità, di far nascere una cultura del modellismo come linguaggio identitario. Le sue locomotive non sono solo oggetti da collezione, ma narrazioni in miniatura, memoria di un’epoca in cui la velocità era conquista e il viaggio un rito. Ogni modello racchiude il racconto di un’Italia che cresceva sui binari, che scopriva il mondo e se stessa.

Passano gli anni e il mondo cambia, e  nel 2004 il marchio entra a far parte del gruppo britannico Hornby Model Railways, che mantiene il marchio attivo, preservando la memoria di un nome che ha fatto scuola. Oggi, il fascino di Rivarossi vive nel cuore dei collezionisti, nei club e nei musei ferroviari, nelle case dove il plastico diventa scenografia domestica e il treno continua a partire, senza mai davvero arrivare. 

Ci piace credere che il suo patrimonio storico – cataloghi, modelli originali, disegni tecnici, stampi e fotografie – rappresenta una risorsa preziosa per raccontare la storia industriale e culturale del Belpaese. Valorizzare e digitalizzare questo archivio significherebbe trasformarlo in memoria condivisa, un luogo dove il sapere manuale incontra la cultura dell’ingegno italiano.

Ricordare gli ottant’anni di Rivarossi significa ritrovare l’emozione del primo viaggio, la meraviglia del dettaglio, il rumore gentile delle ruote che scorrono sui binari. È riconoscere che anche in un modellino si riflette l’anima di un’epoca e le radici di un Paese: quella in cui la tecnica era un atto d’amore e la precisione creativa una forma di poema fondativo nazionale. 

Immagine da: rivarossi.com

 

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