Made in Heritage e la digitalizzazione dei Ruoli Matricolari dell’Archivio di Stato di Vicenza

Emilio Quintè | Communication Specialist and Cultural Consultant
 

Forse non tutti sanno cosa sono i Ruoli Matricolari. Si tratta di registri, generalmente di grande formato compilati dagli uffici matricola dei distretti militari ai quali viene affidato il compito di arruolamento dei soldati.
I molti casi la conservazione di questi registri è affidata agli Archivi di Stato, i quali sono anche responsabili di garantire la loro consultazione che, sorprendentemente, risulta essere molto richiesta soprattutto da cittadini stranieri, magari figli, nipoti, o bisnipoti di italiani emigrati all’estero e che oggi ricercano documentazione utile al fine di ricostruire la propria storia familiare. Essere in grado di ricostruire le proprie origini e risalire ai propri antenati, attribuendo loro un nome, una data e un luogo di nascita ufficialmente certificati, a un primo sguardo può apparire il semplice e un po’ infantile appagamento di un vezzo da appassionati di storia delle comunità di provenienza, invece, per una sostanziale fetta di coloro che chiedono di consultare queste banche dati, ritrovare il documento di un antenato può significare aprirsi la strada verso un futuro migliore, ottenere il lasciapassare necessario per ottenere un visto o un permesso di soggiorno verso il nostro Paese, se non un vero e proprio diritto di cittadinanza con relativo passaporto. In alcuni casi particolari può davvero rivelarsi, letteralmente, una questione di vita o di morte. 
Spesso, e soprattutto nel caso di discendenti di emigrati, le famiglie non conoscono l’esatto comune di provenienza degli antenati. Cercarli nello Stato Civile significherebbe cercare in oltre 120 comuni mentre essendo il distretto organizzato per Provincia in genere il ruolo costituisce uno dei primi passi per ricostruire l’albero.

Inoltre, i ruoli matricolari raccolgono dalla metà degli anni ’50 dell’Ottocento la storia militare di tutti i nati maschi della provincia di Vicenza che hanno svolto il servizio militare e che raccontano la storia giorno per giorno di ciascuno di loro. A partire e insieme a queste storie singole si riesce a ricostruire una storia collettiva che spesso è una storia diversa, più complessa e meno retorica, di quella più nota e, per così dire, “ufficiale”. Una visione della storia, questa, riconducibile a quella che aveva in mente Lev Tolstoj, illustrata nel suo capolavoro “Guerra e Pace”.
Anche per questo l’Archivio di Stato di Vicenza ha avviato un programma di digitalizzazione dei ruoli matricolari conservati presso la propria sede. Al momento sono già stati pubblicati circa 52.007 ruoli matricolari di soldati appartenenti alle classi 1892; 1897; 1898; 1899; 1914, ed il progetto è in continua implementazione (a questo link è possibile consultare i documenti già presenti in rete).
L’obiettivo del progetto non è soltanto quello di agevolare la fornitura  informazioni essenziali a un’utenza sempre più numerosa ed esigente, la quale, in molti casi, non sarà più costretta a intraprendere un lungo viaggio per consultare in loco il documento originale, ma anche di preservare i supporti cartacei, sempre più fragili a causa tanto della frequente manipolazione quanto dell’inevitabile azione del tempo. Il coincidere del valore storico/culturale con quello amministrativo fa sì che i ruoli siano tra i fondi più consultati. Digitalizzare quindi persegue un doppio obiettivo:

• Preservare dai danni e dall’usura che la frequente manipolazione provoca sugli originali;
• Valorizzare il patrimonio archivistico velocizzando la consultazione e rendendola disponibile anche da remoto.

La realizzazione, a partire dal 2022, di un primo stralcio di 15mila documenti oggetto di questa misura è stata affidata a mind@ware, partner fondatore di Made in Heritage. Questo tipo di iniziative rientrano perfettamente nella grande missione alle radici di Made in Heritage, che è quella di traghettare il passato analogico nel futuro digitale. Il progetto ruoli matricolari dell’Archivio di Stato di Vicenza rappresenta un caso esemplare di come le informazioni registrate nel passato possano essere valorizzate con l’utilizzo delle nuove tecnologie e migliorare concretamente la vita delle imprese o (come in questo caso) delle persone.