Il team di Made In Heritage in visita a Torino per il Salone del Libro

Emilio Quintè | Communication Specialist and Cultural Consultant
 

La settimana scorsa il team di Made In Heritage si è recato a Torino dove si sono svolte diverse iniziative molto importanti. La motivazione principale del viaggio è stata la partecipazione al  Salone del Libro nella prima edizione in presenza dell’era post Covid. Il programma del Salone è stato all’altezza delle aspettative e numerosi eventi hanno arricchito l’offerta degli stand allestiti dagli editori. In particolare, abbiamo trovato particolarmente interessanti, il ciclo di presentazioni organizzato da Museimpresa (dove abbiamo anche incontrato amici speciali impegnati da anni nella valorizzazione dei patrimoni storici delle imprese come Federica Rossi Museo della Calzatura), che ha esplorato in modo approfondito e originale il mondo degli archivi storici e dei musei aziendali e ha raccontato le storie, i valori e le aspirazioni di realtà dalla lunga e consolidata tradizione come Poli Distillerie, Amaro Lucano, Liquore Strega e Pasta Cuomo.
 
Tuttavia le sorprese più piacevoli e, dal nostro punto di vista, entusiasmanti sono state trovate fuori dal Lingotto. E non ci riferiamo alla spettacolare finale di Champions League tra le squadre femminili del Barcellona e dell’Olympique Lyonnais (per la cronaca stravinta dall’equipe francese), o alla più esclusiva e blindata riunione dei 46 ministri del Consiglio d’Europa, i cui colori hanno illuminato per due giorni la Mole Antonelliana e che si sono dati appuntamento nel capoluogo piemontese per affrontare temi fondamentali come quelli della pace, democrazia, stato di diritto, cooperazione internazionale. Bensì a due eventi culturali di alto livello, anche se di dimensioni tra loro non confrontabili, che si sono tenuti in due luoghi simbolici della città, ma decisamente più noti per la loro rilevanza economica ed industriale che culturale.

Il primo di questi eventi è stato l’inaugurazione, a Palazzo Turinetti in piazza San Carlo, delle Gallerie d'Italia, nuova sede torinese dell'Archivio Publifoto - Intesa Sanpaolo. L’archivio della più importante agenzia fotogiornalistica italiana è dal 2015 oggetto di un grande progetto di conservazione e valorizzazione  realizzato dall’archivio storico di Intesa Sanpaolo in collaborazione con @regesta.exe, partner del progetto  Made In Heritage, e operatore d'avanguardia nel settore della valorizzazione digitale del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese.

Il secondo è stato un piccolo  evento che tuttavia ci permette di parlare di uno molto più grande e significativo che si è verificato qualche mese prima. Si tratta della presentazione, ottimamente moderata da Jan Philip Pellissier, del bel  libro di Simone Filippetti “Un mondo piccolo piccolo. La fine della globalizzazione”, edito dal Sole24Ore, che ha avuto luogo presso la sede di Italgas di Largo Regio Parco, all’interno dell’innovativo contesto di Heritage Lab, laboratorio di conoscenza, sperimentazione e soprattutto innovazione applicata al patrimonio storico e culturale dell’azienda torinese. Due secoli di storia guardano al futuro grazie alla digitalizzazione. Con questo progetto, aperto al pubblico dalla fine del 2021, Italgas, anche in questo caso avvalendosi delle competenze di regesta.exe, ha trasformato il suo Museo e Archivio Storico di Torino in un laboratorio dotato delle più avanzate tecnologie per la digitalizzazione in 2D e in 3D del patrimonio storico, industriale, artistico e culturale che il Gruppo ha raccolto e custodito nel corso dei suoi quasi due secoli di storia.

Nella stessa città, a poco più di un km di distanza, due mirabili esempi di come il patrimonio storico e artistico di due grandi gruppi  economici italiani, possa diventare, soprattutto attraverso l’uso creativo ma responsabile delle nuove tecnologie informatiche, il fulcro di un percorso di valorizzazione sociale e  culturale che arricchisce tanto le imprese quanto le comunità di riferimento. Torino takes the lead.