Metactionary ovvero glossario essenziale del Metaverso
Metaverso, Blockchain, Criptovalute, NFT, Mining
Il 5 maggio 2022 tutte le principali agenzie di stampa nazionali e internazionali hanno battuto la notizia che il presidente del consiglio Mario Draghi ha incontrato Mark Zuckerberg fondatore di Facebook e CEO di Meta per parlare di Metaverso. I contenuti specifici dell'incontro non sono trapelati e non è certo la prima volta nella storia che un primo ministro riceve un noto imprenditore. Eppure, il registro delle cronache successive e l'enfasi riservata all'evento hanno fatto pensare più a un summit tra capi di stato che a un incontro di affari, seppur ad alto livello.
Da un lato una Nazione nella sua forma classica rappresentata dai propri vertici (Presidente del Consiglio e Ministro dell'Innovazione e della Transizione Digitale), dall'altra il massimo rappresentante di una sorta di nuovo Stato, il Metaverso appunto, con il quale è indispensabile stabilire rapporti, costruire protocolli, immaginare procedure. Di fatto l'ennesima conferma che il Metaverso non è una dimensione parallela al mondo reale, ma una realtà concreta con la quale sarà inevitabile stabilire concrete relazioni.
Dobbiamo quindi prepararci a interagire con il Metaverso, anche cominciando a familiarizzare con i principali termini e concetti che ci possono aiutare ad orientarci al suo interno. A questo scopo abbiamo provato ad abbozzare un primo Metactionary (Metazionario?) ovvero un glossario essenziale del Metaverso.
Blockchain
Per funzionare ogni mondo che si 'rispetti' richiede una contabilità precisa che registri con precisione, affidabilità e sicurezza le informazioni essenziali al suo funzionamento. La Blockchain è proprio questo, una 'catena di blocchi' (più concretamente una catena di computer collegati tra loro) nella quale vengono registrati dati e attività (tipicamente delle transazioni) in maniera aperta, condivisa e distribuita, senza la necessità (ecco l'elemento rivoluzionario) di un'entità centrale di controllo e di verifica. In parole povere, nel Metaverso, banche, notai, avvocati e istituzioni finanziarie in genere, potrebbero avere vita dura.
Criptovalute
Affinché ci siano transazioni che la Blockchain possa registrare è necessario che ci sia una valuta che consenta di attribuire un valore alle cose e/o servizi che si scambiano. Nel Metaverso si usano le criptovalute che, secondo la definizione che ne dà Banca d'Italia, sono “rappresentazioni digitali di valore utilizzate come mezzo di scambio o detenute a scopo di investimento. Esse possono essere trasferite, conservate o negoziate elettronicamente”. Alcune delle criptovalute più scambiate sono Bitcoin, Ethereum, Polygon, Litecoin, Sushi, Cardano e Chainlink. Le criptovalute si scambiano su apposite piattaforme, le cosiddette crypto exchange, ovvero intermediari dove è possibile comprare, vendere, scambiare e mettere a rendita crypto e assets (anche NFT) su Blockchain.
NFT
NFT è l'acronimo di Non-Fungible Token (letteralmente 'gettone non fungibile'). La non fungibilità di questo gettone digitale rimanda alla sua non intercambiabilità, cioè alla sua impossibilità di essere scambiato con un altro token uguale, per il semplice fatto che altro token uguale non esiste. Gli NFT introducono nel Metaverso un concetto importante, fondamentale nella determinazione del valore di un oggetto digitale, quello dell'unicità. Essendo riproducibile per definizione (vi ricordate Walter Benjamin?) l'oggetto digitale non ha, teoricamente, valore economico. Se non ha valore economico non può essere inserito in un circuito di intermediazione finanziaria o, più semplicemente, non ha mercato. I NFT nascono per superare questo 'limite', creando un'informazione crittografica unica associata all'oggetto digitale, che in questa particolare configurazione diventa raro, pertanto prezioso e in quanto tale collezionabile (ca va sans dire: monetizzabile). Per questa capacità di attribuire valore economico a ciò che altrimenti non l'avrebbe, gli NFT sono diventati uno strumento molto utilizzato nella intermediazione di opere d'arte native digitali (in primis) e non soltanto.
Naturalmente, gli NFT hanno i loro marketplace dedicati. Le piattaforme più utilizzate per la compravendita dei token non fungibili sono Coinbase, Opensea, Nifty Gateway, Pancake Swap, Rarible, Zora, Magic Eden, Artblocks.
Mining
Teoricamente ogni strumento finanziario ha un sottostante che ne garantisce il valore nel mondo reale. Storicamente le valute di uno Stato sovrano erano garantite dalla consistenza delle sue riserve auree. Il sottostante delle criptovalute è costituito da una serie di complessi calcoli che servono a registrare transazioni sulla Blockchain. Questi calcoli sono effettuati da reti di computer distribuite nel mondo (delle vere e proprie miniere virtuali) che grazie alla loro eccezionale potenza computazionale letteralmente 'estraggono' (da qui mining) valore dal Blockchain. Anche gli NFT vengono 'coniati' attraverso complicati calcoli crittografici che obbediscono alla stessa logica e si basano sulla medesima tecnologia. Ma non è tutto oro quello che luccica.
Questa logica speculativa ha dato vita a una vera propria corsa all'oro delle criptovalute che ha anche pesanti ripercussioni ecologiche. Come le miniere reali anche le miniere di criptovalute, che richiedono una grande quantità di energia elettrica per alimentare i computer impiegati nell'estrazione di questo prezioso minerale digitale, devono affrontare il tema della crisi ambientale e dello sviluppo sostenibile, che rappresentano una concreta minaccia alle potenzialità della loro crescita. Una sfida in più che non sarà possibile ignorare in tutti i percorsi di valorizzazione digitale del patrimonio, anche culturale, di istituzioni e imprese.
Emilio Quintè - Communication Specialist and Visionary Cultural Consultant di Made In Heritage