
Da 175 anni di Italian Corporate Heritage
Cassa Depositi e Prestiti 1850 - 2025
Alcune imprese e istituzioni, per effetto della loro natura e come risultato della loro storia, forniscono una sorta di ritratto indiretto del Paese in cui operano. Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è una di queste. La sua vicenda rappresenta una pietra miliare nella storia economica e sociale dell'Italia, con un patrimonio istituzionale che si intreccia profondamente con i momenti chiave del Paese. Fondata il 18 novembre 1850 dal Parlamento del Regno di Sardegna, la CDP è stata concepita per mobilitare i capitali privati a favore di opere di pubblica utilità, un'intuizione strategica sostenuta da figure come Camillo Benso, conte di Cavour.
Con l'unità d'Italia nel 1861, CDP estende la sua operatività a livello nazionale, contribuendo in modo significativo all'unificazione economica del Paese. Da quel momento, la sua sede seguirà gli spostamenti della capitale, da Torino a Firenze e infine a Roma, simboleggiando la sua centralità nelle trasformazioni istituzionali dell'Italia.
Nel 1875, sotto la guida del ministro delle Finanze Quintino Sella, vengono introdotti i Libretti di Risparmio Postale. Questa innovazione permette a CDP di raccogliere il risparmio popolare attraverso la rete degli uffici postali, canalizzando tali risorse verso la modernizzazione infrastrutturale del Paese, inclusa la costruzione di strade e scuole.
Durante il periodo tra le due guerre mondiali, CDP svolge un ruolo cruciale nel sostenere il sistema finanziario italiano. Nel 1924, introduce i Buoni Fruttiferi Postali, strumenti di investimento a rendimento fisso e garantito, accessibili anche ai piccoli risparmiatori. Questa iniziativa ha un successo tale da superare, in alcuni periodi, l'emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro.
Nel secondo dopoguerra, CDP è fondamentale nella ricostruzione dell'Italia, finanziando infrastrutture chiave come reti elettriche, stradali e telefoniche. Inoltre, fornisce supporto in occasione di emergenze nazionali, come l'alluvione del Polesine nel 1951 e il disastro del Vajont nel 1963, dimostrando un impegno costante verso il benessere del Paese.
Una svolta importante avviene nel 2003, quando la CDP viene trasformata in società per azioni, con il Ministero dell'Economia e delle Finanze come azionista di maggioranza. Questo cambiamento consente a CDP di operare come investitore di mercato, ampliando le attività a sostegno delle imprese e dello sviluppo infrastrutturale.
Oggi, CDP rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita economica e sociale dell'Italia in senso sostenibile e inclusivo. La sua storia è un tassello della grande storia del Belpaese e testimonia una costante capacità di adattamento alle esigenze della nazione, mantenendo sempre al centro della propria missione il progresso e il benessere collettivo. Perché come recita il suo motto: "CDP investe il risparmio del Paese per trasformarlo nel patrimonio di tutti. Dal 1850”.
Immagine da: cdp.it