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Dario Peluso
Meet our People
20 Ott 2025

Dario Peluso

Compositore informatico

Dario Peluso | AI Architecture Composer

Il mio percorso unisce due mondi, la musica e la tecnologia, che possono sembrare distanti. La musica non è stata solo il mio lavoro ma il centro della mia vita per lungo tempo. Sono diplomato in pianoforte e composizione e ho trascorso anni collaborando con compositori ed editori musicali nelle vesti di copyeditor e compositore, ed occupandomi di didattica della musica sia come studioso che come insegnante. Tuttavia, fin da giovane ho coltivato in parallelo una passione per l'informatica. Sono stato a lungo indeciso tra la musica e l'informatica e ho sempre sviluppato software per diletto, esplorando linguaggi e tecnologie nel tempo libero. Credo che le due attività abbiano molti punti di contatto e che lo studio dell'una abbia sempre beneficiato le mie capacità nell'altra. Ad esempio, il codice e la partitura musicale sono entrambi insiemi di istruzioni (l'uno per il computer, l'altra per gli strumentisti), ed entrambi si eseguono in un tempo lineare ma richiedono infiniti approfondimenti, ripensamenti, riscritture...

Nel 2022 ho preso la decisione di invertire l'equilibro tra queste due passioni e di lavorare nell'ambito dello sviluppo software e Intelligenza Artificiale, consapevole che questo mondo mi avrebbe offerto opportunità che desideravo esplorare. Nel 2023 quindi ho accettato una borsa di ricerca presso una fondazione culturale internazionale, al termine della quale ho avviato un'attività professionale dedicata all'integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale e machine learning nelle Digital Humanities. Ben conoscendo la necessità di portare soluzioni tecnologiche avanzate nell'ambito della ricerca umanistica, il mio obiettivo è di farlo tramite un uso dell’AI trasparente e sotto il controllo delle persone. 

Credo che la mia storia dimostri come i percorsi professionali non debbano essere lineari, e che competenze apparentemente sconnesse possono convergere in modi inaspettati.

Oggi faccio parte della squadra di mind@ware e Made in Heritage, con cui porto avanti il mio lavoro all'intersezione tra tecnologia e patrimonio culturale. È un contesto che trovo particolarmente gratificante: ogni progetto è diverso e c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Oggi posso dire di lavorare con persone che condividono le stesse curiosità e cura per il materiale e che capiscono il valore di preservare e valorizzare il cultural e corporate heritage.