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Ricerca e formazione

Rinnovare l’identità aziendale per agire sul futuro.
La rielaborazione dei materiali storici dell’impresa rende disponibili contenuti e fornisce strumenti indispensabili per sviluppare percorsi formativi aziendali e per avviare progetti di ricerca.

HERITAGE E FORMAZIONE

La ricerca e la formazione beneficiano dell’heritage aziendale. La rielaborazione dei materiali storici dell’impresa è infatti uno strumento estremamente efficace, oltre che per la promozione del brand, per sviluppare percorsi formativi e alimentare progetti di ricerca, e di employer branding.

Queste azioni hanno lo scopo di trasferire i valori culturali dell’impresa ad una platea interna ed esterna all’impresa che nello specifico si traduce in attività volte a far conoscere tutti gli aspetti della cultura dell’impresa, dell’ambiente di lavoro, dei valori aziendali e delle prospettive di crescita e carriera.

Grazie alla formazione interna la valorizzazione del proprio patrimonio storico contribuisce a raccontare in modo chiaro l’evoluzione, i valori e l’identità dell’impresa generando quindi un senso di appartenenza molto forte.

Nei campi della moda e del design, tipicamente settori del made in italy, da tempo il patrimonio storico è la fonte di ispirazione per lo sviluppo di nuovi prodotti e contemporaneamente è il “luogo” ideale per trasmettere le speciali abilità, le caratteristiche identitarie, la specifica cultura dell’impresa ai collaboratori, ai fornitori, al personale, ai clienti e a quanti vengono in contatto con essa.

DIGITAL TRANSFORMATION E NUOVE PROFESSIONI

In questo contesto, da molto tempo oramai, lo scollamento fra il mondo dello studio e quello del lavoro è sotto gli occhi di tutti. Licei e università erogano una quantità sempre più variegata di diplomi e titoli, ma resta ferma la sostanziale impreparazione di chi si affaccia per la prima volta sul mondo del lavoro.  I casi di reale sinergia fra accademia e imprenditoria sono rari, e le aziende italiane sono rassegnate a formare internamente (con dispendio di tempo e di risorse) i profili professionali necessari. Il progetto Made in Heritage costituisce un’eccezionale novità in tal senso.

L’heritage rappresenta “il valore aggiunto della storia aziendale”, il racconto che individua e valorizza le pagine più notevoli del passato di un’impresa, quelle che la rendono ciò che è oggi e sarà domani. Nei campi della moda e del design, tipicamente settori del Made in Italy, da tempo il patrimonio storico è non solo la fonte di ispirazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche il canale ideale per trasmettere le speciali abilità, le caratteristiche identitarie, la specifica cultura dell’impresa al personale, ai fornitori e soprattutto ai clienti. Se alcuni dei processi esclusivi del made in Italy sono riproducibili, se molte delle nostre geniali intuizioni sono state e saranno scimmiottate da produttori “low cost”, nessuno potrà mai riprodurre quell’inimitabile sapore di storia e di tradizione esclusiva che rappresenta il vero “nocciolo duro” del Made in Italy.
L’heritage costituisce insomma un elemento essenziale nella valorizzazione di identità aziendali e brand nazionali; ma la rielaborazione dei materiali storici dell’impresa deve necessariamente partire da attività di ricerca e formazione, di studio metodico e contestualizzato di documenti storici. Si vede bene, allora, come gli obiettivi di comunicazione aziendale debbano includere la collaborazione con “attori culturali”, e perché l’heritage sia il “luogo” ideale dove far incontrare cultura e impresa.

UN NUOVO MODELLO DI FORMAZIONE

Esiste oggi, soprattutto in clima di recovery post-Covid, la possibilità di entrare a far parte di network eterogenei ma sinergici, costituiti da università, centri di alta formazione specialistica, istituzioni, fondazioni e aziende lungimiranti . In questi ambiti privilegiati, chi fa scuola e chi fa azienda concordano obiettivi formativi comuni e progettano insieme percorsi di studio veramente utili agli studenti e alle imprese. 
Gli studenti che seguono in questi percorsi vengono messi a disposizione delle aziende a costo zero o minimo (tirocinio o apprendistato ), per un lasso di tempo flessibile e con un obiettivo aziendale ben preciso. Dopo la fine del percorso di formazione, e dopo aver testato “sul campo” gli studenti, le aziende possono decidere se assumerli con forti incentivi e sgravi fiscali. Simili possibilità si presentano anche alle aziende che vogliono formare il loro personale interno.

Le aziende protagoniste del futuro dei giovani

Insomma, le aziende partecipanti entrano a far parte di una compagine di veri “attori culturali”, che contribuiscono a restituire alla comunità di appartenenza elementi del patrimonio comune, che “fanno cultura” e che al contempo creano impiego e favoriscono l’occupazione giovanile e femminile. Tutte queste attività, già meritorie di per sé, contribuiscono sensibilmente ad accrescere il prestigio e la credibilità di un’azienda o di un brand.