I portali di Public History e le tecnologie IIIF e LOD
Una nuova frontiera nella fruizione pubblica del Cultural e Corporate Heritage
La Public History, intesa come la disciplina che promuove l'accessibilità e la condivisione della storia e del patrimonio culturale in sinergia con la ‘collettività’, sta vivendo un’autentica rivoluzione grazie all'evoluzione tecnologica digitale. I portali di Public History aprono nuove prospettive per la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale, coinvolgendo attivamente il pubblico e trasformando letteralmente, in una logica ‘wiki’, il modo in cui si interagisce con la storia.
La transizione digitale ed il web semantico sono gli strumenti concreti di questa nuova rivoluzione della conoscenza, sempre più basata su interoperabilità, partecipazione e standard aperti. Uno degli aspetti chiave di questi portali è l'impiego di tecnologie innovative come IIIF (International Image Interoperability Framework) e LOD (Linked Open Data) che consentono di creare collegamenti semantici tra le varie risorse digitali, rendendole interconnesse e accessibili.
Attraverso IIIF, ad esempio, è possibile visualizzare immagini ad alta risoluzione offrendo una visione dettagliata di manoscritti, dipinti, fotografie e altri reperti. Ciò permette ai visitatori virtuali di esplorare in modo immersivo documenti storici, scoprendo dettagli nascosti e apprezzando le testimonianze caricate nei portali di Public History in dettaglio e nella loro completezza.
La tecnologia LOD, invece, offre la possibilità di collegare i dati tra diverse piattaforme di raccolta e pubblicazione (ad esempio altri portali di Public History, ma non solo), consentendo una maggiore interoperabilità e arricchendo il contesto delle informazioni. Attraverso i portali di Public History è quindi possibile accedere a una vasta rete di dati provenienti da diverse fonti, offrendo un'esperienza più completa e approfondita a studiosi e appassionati. Ad esempio, un portale può collegare fotografie storiche a informazioni correlate provenienti da archivi storici (istituzionali e d'impresa), musei o biblioteche, fornendo un contesto più ampio e strumenti maggiormente efficaci per una più profonda comprensione della storia.
I portali di Public History rappresentano un importante passo avanti nella democratizzazione delle risorse culturali. Grazie a questi strumenti, il patrimonio non è più confinato tra le mura dei musei o le pagine dei libri,ma può essere accessibile a tutti, ovunque ci si trovi. Tale approccio offre nuove modalità di partecipazione attiva del pubblico, che può contribuire con commenti, storie personali e condivisione di conoscenze, arricchendo così la narrazione storica.
I portali di Public History basati su IIIF e LOD offrono un'importante risorsa per la ricerca accademica e lo studio della storia. Gli studiosi possono accedere a una vasta gamma di risorse digitali linkate e utilizzare i dati interconnessi per condurre ricerche più approfondite e analisi comparative. Tutto ciò stimola la collaborazione tra istituzioni culturali e accademiche, aprendo nuove possibilità di ricerca storica e approfondimento delle conoscenze.
Affinché i portali di Public History possano raggiungere il loro pieno potenziale, è necessario un impegno continuo da parte delle istituzioni e delle imprese nell'adottare tecnologie incentrate su web semantico e intelligenza artificiale, e condividere i propri dati in modo aperto. È fondamentale garantire l'interoperabilità tra diversi portali e risorse digitali, promuovendo standard aperti e collaborazione tra gli attori coinvolti. Solo tramite un approccio collaborativo e condiviso sarà possibile sfruttare appieno le possibilità delle tecnologie IIIF e LOD.
Senza dubbio, i portali di Public History, autentiche piattaforme aperte e partecipative, costituiscono una nuova frontiera nella fruizione del patrimonio storico. Attraverso l'accesso digitale alle risorse interconnesse, il pubblico può esplorare e interagire con il passato in modi mai sperimentati prima. Esempi di questo cambiamento sono forniti da portali come https://scenedaunpatrimonio.beniculturali.it/ e http://cultural-opposition.eu/
Tali piattaforme consentono di sperimentare coinvolgimento attivo, arricchimento delle narrazioni storiche e promozione della ricerca scientifica allo scopo di garantire un accesso inclusivo e una fruizione ampliata, libera, partecipata e condivisa delle due grandi tipologie dell’Heritage: Cultural e Corporate.