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Ascoltare, vedere, comprendere
Tecnologie
20 Ott 2025

Estrai, analizza, comprendi

Intelligenze Artificiali a servizio dell’Heritage

Nel 2025, Made In Heritage ha ampliato in modo significativo il proprio ecosistema tecnologico dedicato all’analisi e alla valorizzazione dell’heritage. Tre strumenti in particolare – AudioNavigator, MetaAssistant e ArchiBot – delineano un approccio integrato in cui l’intelligenza artificiale diventa un alleato nella comprensione vasta e profonda dei contenuti del passato.

AudioNavigator nasce per analizzare e comprendere l’audio parlato, dai documenti orali ai materiali d’archivio. Basato su modelli di riconoscimento vocale di ultima generazione, utilizza Whisper di OpenAI per la trascrizione automatica e la diarization, ovvero l’identificazione dei diversi parlanti con valutazione di accuratezza parola per parola. Un sistema di LLM per l’estrazione semantica analizza poi il testo generato, individuando persone, luoghi, temi e lingue. I risultati sono restituiti in un file strutturato e consultabili attraverso un player interattivo che consente di ascoltare e navigare i contenuti saltando tra parole, voci o argomenti. Si realizza così, in concreto, il principio attribuito a Victor Hugo, secondo il quale «ogni voce, una volta uscita, non muore più».

Con MetaAssistant il focus si sposta sul visuale. Il sistema combina riconoscimento facciale ed estrazione automatica di entità tramite modelli linguistici, per analizzare fotografie custodite nelle digital library. Ogni immagine è letta nei suoi dettagli: volti, luoghi e descrizioni vengono riconosciuti, collegati a persone e contesti, e validati da operatori tramite un’interfaccia web. La fotografia diventa non solo documento, ma racconto; così facendo MetaAssistant dà letteralmente voce alle immagini, restituendo loro la capacità di parlare, di essere interrogate e comprese in modo nuovo.

Infine, ArchiBot rappresenta l’evoluzione più avanzata nella ricerca d’archivio. Progettato per l’Archivio Puccini Online, è un assistente conversazionale che dialoga in linguaggio naturale con studiosi e appassionati, recuperando documenti pertinenti e citando le fonti con trasparenza. L’architettura multi-agent, che integra modelli specialistici in compiti distinti, nasce per colmare un limite: molti sistemi esistenti e diffusi, come quello RAG, hanno difficoltà ad essere applicati ad archivi ampi con personalizzazioni profonde. ArchiBot offre invece un autentico interlocutore archivistico, capace di trasformare la consultazione in esperienza dinamica, precisa e narrativa, sempre con un’attenzione particolare alla veridicità delle risposte date.

Tre tecnologie diverse, un’unica visione: non per sostituire l’intelligenza umana, ma per rendere più leggibili, ascoltabili e interrogabili le memorie culturali. Perché, come direbbe José Saramago, «non si conservano le cose per paura di perderle, ma per poterle ritrovare diverse»: illuminate da nuove forme di comprensione e capaci di parlarci nel linguaggio del presente.

 

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