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16 Luglio 2024

l’Heritage olimpico della Ville Lumière

Sport Heritage Stories: Olimpiadi

Con l’edizione 2024 Parigi raggiungerà Londra nella classifica delle città che hanno ospitato più edizioni delle Olimpiadi, ben tre a testa. Un’altra caratteristica degna di nota è che tra le ultime due edizioni parigine (la prima risale al 1900) è trascorso esattamente un secolo. Cent’anni in cui molto è cambiato nella ‘Città dei Lumi’, mentre qualcosa sembra essere rimasto intatto: il suo genius loci. 

Parigi 1924 è la prima edizione a introdurre il Villaggio Olimpico, una pratica che è diventata standard in tutte le edizioni successive. Per la prima volta, si svolge la cerimonia di chiusura ufficiale. Un'altra innovazione è l'introduzione della piscina olimpica standard da 50 metri con corsie segnate da galleggianti in sughero, utilizzata per le gare di nuoto presso la Piscine des Tourelles​.

Ogni Olimpiade ha i suoi campioni simbolo; l’indiscussa stella dei Giochi è Paavo Nurmi, noto come il Finlandese Volante, che vince cinque medaglie d'oro in gare di atletica, stabilendo record olimpici nei 1500 e 5000 metri, corsi a meno di un'ora di distanza l'uno dall'altro.

Parigi è per vari motivi la Ville Lumière, tra questi viene considerato anche il fatto che qui nel 1885 Auguste e Louis Lumière proiettano il primo film della storia. Coerentemente con questa sua vocazione, i Giochi del 1924 sono ricordati anche per le imprese di Johnny Weissmuller, un nuotatore statunitense che poi diventa famoso come interprete cinematografico di Tarzan. Un grande atleta che vince tre medaglie d'oro nel nuoto e una di bronzo nella pallanuoto. La sua vittoria nei 100 metri stile libero è storica perché gli permette di diventare il primo uomo a nuotare la distanza in meno di un minuto​.

La connessione col cinema emerge anche nelle vicende dei britannici Harold Abrahams ed Eric Liddell nei 100 e 400 metri rispettivamente, che ispirarono il celebre film "Momenti di Gloria" (Chariots of Fire), vincitore di quattro premi Oscar. 

Infine, come non citare lo Stadio Olimpico di Colombes, il principale sito dei Giochi del 1924, che nell’immaginario collettivo diventa eterno come scenario della partita di calcio in Fuga per la Vittoria, leggendario film di JohnHuston, nel quale viene immortalata la rovesciata del secolo ad opera di Pelè.

Per noi italiani lo Stadio di Colombes è un luogo molto caro, fu la sede della finale dei Mondiali di calcio del 1938, che vide l’Italia capitanata da Peppino Meazza e allenata da Vittorio Pozzo, aggiudicarsi la seconda vittoria consecutiva della Coppa Rimet.

Le Olimpiadi sono uno straordinario serbatoio di Heritage che risuona nei luoghi, nei racconti, nei film che vengono dopo. Sarà così anche per Parigi 2024, che col suo bagaglio di imprese arricchirà il patrimonio storico e culturale dell’umanità in quella forma, per noi così affascinante che prende il nome, di SportHeritage. Vive la Ville Lumière!

 

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