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IIIF
Tecnologie
09 Feb 2023

Modelli di innovazione

Lo standard IIIF e La digitalizzazione degli archivi culturali e storici d’impresa

Quando Made In Heritage progetta una campagna di digitalizzazione di un archivio storico  sa che, inevitabilmente, si produrranno una grande quantità di immagini digitali di varia natura e formato. Fin dall’inizio delle attività, quindi, un compito fondamentale per la riuscita dell’iniziativa è quello che riguarda il loro trattamento. In questo contesto, un ruolo decisivo è svolto dagli standard che identificano procedure e risultati esemplari. Tra quelli più utilizzati va certamente citato #IIIF (International Image Interoperability Framework), uno standard aperto per la visualizzazione, l'analisi e la manipolazione delle immagini digitali. Lo scopo principale di IIIF è quello di consentire la condivisione e l'interoperabilità delle immagini digitali tra le diverse piattaforme e applicazioni, indipendentemente dal formato originale dell'immagine o dal sistema utilizzato per archiviarla.

IIIF si basa su tre componenti principali:  la Image API (API sta per  Application Platform Interface ndr);  la Presentation API e la Search API.

La Image API consente di accedere alle immagini in modo programmatico, consentendo di effettuare azioni come il crop, lo zoom e la rotazione.

La Presentation API fornisce una struttura per organizzare e presentare le immagini in modo coerente, indipendentemente dalla piattaforma o dall'applicazione utilizzata per la loro visualizzazione. 

Infine, la Search API consente di effettuare ricerche full-text sulle immagini e sui metadati associati.

Uno dei principali vantaggi di IIIF è che consente di utilizzare un'unica immagine per diverse finalità, senza la necessità di creare copie multiple dell'immagine in formati diversi. Inoltre, IIIF consente di accedere alle immagini da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, indipendentemente dal sistema utilizzato per archiviare le immagini originali.

IIIF è utilizzato da molti istituti culturali e biblioteche per condividere e presentare le loro collezioni di immagini digitali. Ad esempio, molti musei utilizzano IIIF per presentare le loro collezioni di opere d'arte online, consentendo agli utenti di esplorare e analizzare le immagini in modo interattivo. Le biblioteche utilizzano IIIF per condividere le loro collezioni di libri antichi e manoscritti, consentendo agli utenti di esplorare le immagini dei libri in modo dettagliato.

IIIF è uno standard aperto e in costante evoluzione, grazie al contributo continuativo di una comunità attiva di sviluppatori e utenti che lavorano insieme per migliorare e ampliare le sue funzionalità. Ci sono molte librerie e tool kit disponibili per gli sviluppatori per facilitare l'implementazione di IIIF nei loro progetti.

In estrema sintesi si può affermare che IIIF è uno standard aperto che consente la condivisione e l'interoperabilità delle immagini digitali tra le diverse piattaforme e applicazioni. Grazie alle sue tre componenti principali, Image API, Presentation API e Search API, IIIF consente di accedere, organizzare e presentare le immagini frutto delle campagne di acquisizione digitale degli archivi storici d’impresa e delle istituzioni culturali, in modo innovativo, esaustivo e interconnesso. 

Uno strumento irrinunciabile, parte importante del portafoglio di tecnologie a disposizione di Made In Heritage per la valorizzazione digitale del patrimonio archivistico storico di imprese e istituzioni culturali.

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