Un secolo di lavori ben fatti
Beta 1923 - 2023
La storia di Beta ha radici che affondano nel lontano passato. Il suo percorso inizia ben 100 anni fa, nel 1923, quando Alessandro Ciceri fonda a Erba la stamperia "Alessandro Ciceri & Figli", specializzata nella produzione di stampi in ferro e acciaio.
Questo periodo "alpha" si protrarrà fino al 14 luglio 1939, quando Damiano, figlio di Alessandro, compie un passo cruciale per il futuro dell'azienda. Egli deposita il marchio Beta e trasferisce l'azienda a Sovico. È in questa località che Beta prospererà e si svilupperà fino a diventare un marchio leader di mercato, riconosciuto in tutto il mondo.
Beta diventa, nel corso degli anni, un simbolo degli strumenti con cui si produce il Made In Italy. Nel 1949 partecipa alla 27ª Fiera Campionaria di Milano, un evento che segna una fase di ripresa per l'Italia del dopoguerra. Questa rappresenta un'importante opportunità per Beta di stabilire i primi contatti con mercati esteri.
Il 1969 è un anno rivoluzionario per Beta. Nasce "Tank", il carrello degli utensili che ben presto diventerà il sogno di ogni officina in Italia. Questo innovativo prodotto segna un cambiamento significativo nel settore degli utensili industriali.
Negli anni '70, Beta evolve ulteriormente fino a diventare un marchio iconico. Introduce il caratteristico colore arancione e il logo con la forchetta della chiave inglese, grazie al contributo del designer Giorgio Tonti. Un veicolo straordinario di questa trasformazione è la bellissima March 751, guidata da Vittorio Brambilla, con la sua iconica livrea arancione e nera, che cattura l'attenzione degli appassionati di Formula 1.
Il 1975 segna un punto di svolta, in quanto da quel momento in poi, gli utensili Beta con il marchio a chiave inglese e l'impugnatura arancione e nera diventano inconfondibili, rappresentando il simbolo indiscusso del lavoro ben fatto. Non a caso, il payoff dell'azienda riporta questa espressione tradotta in inglese: “Beta Well Done”.
Nel suo romanzo "La chiave a stella", lo scrittore Primo Levi celebra la manualità dei tecnici e degli operai, sottolineando il piacere quasi fisico che deriva dal fare le cose come si deve. Il protagonista del libro, Tino Faussone, si può certamente immaginare con utensili Beta in mano, accanto a un carrello Tank perfettamente ordinato..
Oggi, esattamente 100 anni dopo la sua fondazione, il gruppo Beta è una realtà di grande successo che impiega quasi mille dipendenti nei suoi numerosi stabilimenti produttivi in Italia e nel mondo. Rappresenta una grande storia italiana, in perfetto stile Made In Heritage, con un equilibrio tra innovazione e tradizione che mette in risalto, attraverso la bellezza e il design, la propria italianità, celebrando la civiltà del lavoro e dei suoi protagonisti, perché come affermavano gli antichi: "Ex glorioso Labore, Sincera Voluptas."