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biro bic la storia della penna più famosa al mondo
Articolo
31 Gennaio 2023

Com'é nata la penna più famosa al mondo

Birò, Bich e 80 anni di tratti, punti, virgole e parole

di Emilio Quintè - Communication Specialist and Visionary Cultural Consultant

 

Per uno strano capriccio della cronaca, le pagine dei giornali questi giorni sono piene di riferimenti a penne a sfera usate per tracciare linee inutili e aggiungere parole inopportune nel vano tentativo di modificare una situazione che non piace. Un oggetto comune, semplice, essenziale, eppure così straordinariamente potente. Quanti amori, accordi, alleanze, conflitti sono stati e vengono descritti, presentati e sanciti con questo geniale strumento di costruzione della realtà, una bacchetta allo stesso tempo magica e diabolica, che con danza articolata può dar corpo alle forme dell’immaginazione e con tratto spietato distruggere i sogni di una vita. 

Le prime tracce della penna si perdono nella notte dei tempi. Dai bastoncini dei sumeri alle penne d’oca, dalla stilografica ai primi tentativi di penna sfera, l’evoluzione è stata lenta seppur affascinante. La sua accelerazione stravolgente avviene nel 1938, quando il giornalista ungherese Làzlò Birò deposita in Gran Bretagna il suo primo brevetto di penna a sfera. La leggenda vuole che Birò, esasperato dalla scarsa funzionalità delle stilografiche che macchiavano e facevano perdere tempo per la necessità di continue ricariche, ebbe la geniale intuizione guardando dei bambini che giocavano a bocce nelle strade di Budapest. Egli notò che le biglie, attraversando una pozzanghera, lasciavano sul terreno una traccia omogenea e uniforme, allora pensò che le sue penne dovessero funzionare allo stesso modo. 

E’ l’inizio di un’avventura che avrà la svolta decisiva qualche anno dopo, quando Birò, nel frattempo emigrato in Argentina per sfuggire alla persecuzioni razziali imposte dalle invasioni naziste, deposita un nuovo brevetto per la Birome, dai nomi di Làzlò e György (il fratello esperto di inchiostri) Birò e Juan Jorge Meyne, amico che aveva contribuito al suo miglioramento. E’ 1943: esattamente 80 anni fa.

L’invenzione è straordinaria, tuttavia ai Birò e a Meyne manca la necessaria abilità imprenditoriale per tramutarla in vero successo commerciale. A questo punto entra in scena il Barone Marcel Bich, un italiano nato a Torino ma di origini valdostane che sarà più tardi naturalizzato francese. E’ il 1945, Bich compra il nuovo brevetto e si mette al lavoro per ridurre i costi di produzione. Ci riuscirà alla grande, tanto che nel 1950 lancia la Bic Cristal, la prima penna a sfera usa e getta.

Il successo è clamoroso. Dalla sua apparizione fino ai giorni nostri si stima siano state vendute oltre 100 miliardi di Bic. Ogni giorno vengono prodotti 32 milioni di esemplari, ognuno dei quali, in media, può lasciare una traccia lunga 3 km. Un vero e proprio fiume d’inchiostro. Oggi, BIC è soprattutto un’icona planetaria, l’effetto di una straordinaria innovazione che innestata su uno strumento dalla tradizione millenaria ha raggiunto un risultato perfetto. Pochi oggetti, alla pari della Biro Bic, rappresentano in modo più esaustivo e profondo la genialità dell’uomo, la forza della sua tradizione e la potenza della sua creatività.

Sono questi valori, applicati alle aziende che hanno una storia autentica e consolidata, che Made In Heritage, grazie all’uso mirato di tecnologie digitali, tutela, promuove e valorizza.

 

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