125 anni di storia del pomodoro italiano
Mutti Heritage 1899-2024
Nello spazio ideale dell’Heritage riferito all’agricoltura italiana spicca la figura di Giovanni Mutti (1804-1894), un pioniere illuminato che ha anticipato di decenni le pratiche agricole moderne. Fu lui a introdurre le tecniche di alternanza delle colture, un metodo rivoluzionario che ancora oggi influenza le coltivazioni biologiche. Tale sistema, insieme a quello detto ‘siderale’ e basato sull'influsso degli astri come sole e luna, ha gettato le basi per l’agricoltura sostenibile, limitando l'uso di fertilizzanti e valorizzando, in chiave innovativa, le antiche tradizioni contadine.
Da tale radice prende il via l’avventura imprenditoriale dei Fratelli Mutti: è il 1899 quando Marcellino e Callisto Mutti, nipoti di Giovanni, fondano l’omonima azienda agricola. Da affittuari a proprietari terrieri, i Mutti trasformano la loro vocazione familiare in un'attività di successo. Con la tenacia di chi ama la propria terra, iniziano un’azione di bonifica e razionalizzazione agricola, incrementando la produttività e aprendo la strada alla nascente industria del pomodoro.
Il 1909 segna una svolta epocale grazie all'idea rivoluzionaria di Ugo Mutti, figlio di Marcellino, di avviare la produzione di estratto di pomodoro in lattine. Nasce Conserva Nera, precursore del moderno concentrato di pomodoro. Nel 1911 viene depositato il marchio Due Leoni a suggello dell'eccellenza raggiunta.
L’innovazione continua: nel 1922 si avvia la produzione del doppio concentrato, seguito dal triplo nel 1938. L'introduzione del tubetto di alluminio nel 1951 (il famoso tubetto ditale celebrato anche nel Museo del Pomodoro) rivoluziona il mercato, rendendo il concentrato di pomodoro un alimento comune nelle cucine italiane. Il boom degli anni '50 e '60 vede Mutti ampliare la propria presenza, acquisendo aziende conserviere e sperimentando nuovi prodotti come i primi sughi pronti.
La storia di Mutti è caratterizzata da successi e da un profondo impegno sociale. Durante la crisi economica tra le due guerre mondiali, l'azienda si fa solidale acquisendo stabilimenti in difficoltà e garantendo lavoro a numerose famiglie del territorio di riferimento: il parmense. L'impegno per il benessere della comunità si traduce oggi in pratiche produttive orientate alla sostenibilità. Ne sono prova le certificazioni Check Fruit di produzione integrata e No OGM, per la qualità del prodotto e la tutela della natura.
Questa duplice vocazione, alla qualità e tutela ambientale, accompagna le attività di Mutti fino ai giorni nostri. In questi anni Mutti si è ulteriormente evoluta, proponendo nuovi prodotti e promuovendo la biodiversità tramite la collaborazione con il WWF.
A tutela del Corporate Heritage, la famiglia Mutti, dopo 125 anni, promuove ancora eccellenza ed equità, offrendo il migliore pomodoro italiano a chiunque pretenda valore nello spazio più sacro e autentico della cultura italiana: la cucina di casa.