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Pavia capitale italiana della Cultura D’Impresa 2023
Articolo
10 Gennaio 2023

Pavia Supernova

Pavia Capitale della Cultura d’Impresa 2023

Dopo Genova (2019), Alba (2021 e la candidatura congiunta di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo (2022), sarà Pavia la capitale italiana della cultura d’impresa 2023. Il progetto che ha portato alla scelta della città lombarda si chiama ‘Supernova’, come la celebre macchina da cucire Necchi, come il progetto di recupero e rinnovamento dell’ex area Necchi che sta interessando la città di Pavia, come, più immaginativamente, l’esplosione stellare che scatena una quantità di energia capace di cambiare l’universo. 

Grazie a Supernova le iniziative pensate per la città e i suoi territori saranno declinate in un ampio e variegato programma di attività finalizzate ad attirare sul territorio pavese nuove presenze e, parallelamente, mobilitare in modo ampio cittadinanza e stakeholder locali, in particolare i rappresentanti delle nuove generazioni.

Il progetto Capitale della cultura d’impresa, nato nel 2019 su impulso del Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria, si qualifica come attività di punta nell’ambito della promozione innovativa della cultura d’impresa. Obiettivo dichiarato è il supporto all’emersione delle profonde interconnessioni esistenti tra le realtà produttive e le realtà creative del territorio nazionale, allo scopo di favorire la crescita e lo sviluppo (anche culturale) delle aree urbane e metropolitane. 

Più nel dettaglio, attraverso la creazione di questo prestigioso riconoscimento, il sistema delle Associazioni di Confindustria si propone di identificare e valorizzare l’identità di territori e città a forte vocazione imprenditoriale, rafforzando la consapevolezza del valore sociale e culturale, oltre che economico dell’Heritage aziendale. 

L’idea di premiare città (o territori) che incarnino e rappresentino valori tipici di una specifica tradizione imprenditoriale offre anche inediti strumenti di comunicazione, favorendo l’individuazione di innovativi registri narrativi, che permettono di raccontare in modo efficace ed esaustivo il dinamismo e l'abilità (tipica di certi contesti urbani e distrettuali) di sviluppare modelli produttivi caratteristici e distintivi, espressione di una cultura (d’impresa ma non solo) capace di garantire prosperità e sviluppo alla propria comunità di riferimento

In ulteriore analisi, si può affermare che (citando il regolamento stilato da Confindustria che presiede alla partecipazione del concorso): “La Capitale della cultura d’impresa è un ecosistema urbano la cui identità è fortemente radicata nel suo tessuto industriale, che opera come agente di cambiamento e concorre alla trasformazione e alla rigenerazione dei territori, in prospettiva di crescita economica e sociale”. Per comprendere appieno il significato di questi progetti è utile anche usare le parole di Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, il quale oltre ad esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto ricorda come tali operazioni permettano al territorio di esprimere “i più alti valori d’impresa, per la sua storia industriale e per la forza che può tuttora esprimere e imprimere sul Paese”.

Il riconoscimento del valore economico e sociale della cultura d’impresa è anche uno dei capisaldi del progetto Made In Heritage che considera la valorizzazione dell'Heritage aziendale un’azione indispensabile per la promozione delle imprese sui mercati e la valorizzazione del territorio in cui esse operano. Profitto economico e sviluppo sociale vanno di pari passo quando le radici di tali attività sono ben piantate in un terreno ricco di tradizioni e valori consolidati e condivisi.

 

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