Innovazione e bellezza per la prosperità della Comunità

Nel panorama delle aziende iconiche che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'innovazione tecnologica e del design industriale, poche possono vantare un Heritage ricco di significato come quello della Olivetti. Nel 2023, l'azienda italiana celebra il 115° anniversario dalla fondazione. Questa ricorrenza offre l’occasione di ricordare una storia che merita di essere raccontata: quella dell’Apple prima delle Apple. Made in Italy e innovazione; tecnologia e design; scienza e conoscenza.

Olivetti nasce ufficialmente il 29 ottobre 1908, a Ivrea, su iniziativa di Camillo Olivetti, per produrre calcolatrici meccaniche. Un passo audace in un'epoca in cui l'automazione elettronica era ancora agli albori. Il suo primo successo commerciale fu la creazione della "TMC," o "Tipo Mignon Calcolatrice," nel 1911. Questo strumento rivoluzionò il modo in cui le aziende gestivano i loro dati finanziari, segnando l'inizio di un'epoca in cui la tecnologia avrebbe trasformato radicalmente il mondo del lavoro.

Da allora, l'innovazione è stata il principale motore propulsivo della Olivetti: un vero e proprio marchio di fabbrica. Ma la grande svolta imprenditoriale arriva con Adriano, figlio di Camillo, che nel 1932 assume la carica di direttore generale dell’Azienda, imponendo la visione che all’utile affianca il bello e il buono.

E’ sotto la sua guida che la Olivetti produce la "Divisumma 14" la prima calcolatrice completamente automatica al mondo. Divisumma è anche un oggetto a cui Marcello Nizzoli dona uno straordinario design. 

Olivetti raggiunge il culmine dell’innovazione tecnologica negli anni '50 con l'introduzione di Olivetti Elea 9003. Grazie a questo computer pionieristico, sviluppato in collaborazione con Pier Giorgio Perotto, Olivetti si afferma come uno dei leader mondiali nella tecnologia dell'informazione. La sua straordinaria versatilità e capacità di elaborazione sono senza precedenti e dimostrano l'abilità dell'Azienda nel produrre innovazione tecnologica.

Oltre all'innovazione, la Olivetti diventa nota per il suo impegno nel design industriale. Adriano Olivetti credeva che il design avrebbe dovuto rendere i prodotti Olivetti non solo  funzionali, ma anche straordinariamente belli. Questa visione viene abbracciata da designer di fama mondiale come Ettore Sottsass, Mario Bellini e Michele De Lucchi, che contribuiscono a creare vere proprie  icone del design come la macchina per scrivere Valentine, Olivetti P101 (il primo PC della storia) e la stampante Artjet 10. 

L’ambizione di Adriano Olivetti è ampia e profonda: «Io voglio che la Olivetti non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici!»

Per effetto di questa visione l’Azienda avrà un impatto profondo sulla Comunità, trasformando la città di Ivrea in un centro di ricerca e di produzione culturale noto in tutto il mondo. Olivetti sarà pioniera nella creazione di un ambiente di lavoro innovativo, dotato di centri ricreativi e assistenza sanitaria per i dipendenti. Questo approccio all'avanguardia, rivolto al benessere dei lavoratori, influenzerà altre aziende e costituirà una pietra miliare nell'evoluzione dell'ambiente lavorativo. Oggi le grandi aziende informatiche (Apple, Google, Meta) producono, proprio sull’esempio di Olivetti, campus meravigliosi a tutela e sviluppo della felicità delle comunità di riferimento. 

A 115 anni dalla fondazione, l’Heritage di Olivetti è un omaggio alla potenza dell'innovazione e del design come motori di progresso economico e sociale. La sua storia ci ricorda che l'audacia, la visione e il profondo impegno per la qualità possono creare prodotti e soluzioni che cambiano il mondo. Un esempio che chi si occupa di corporate heritage deve costantemente considerare.