Un network di aziende italiane al servizio della digitalizzazione degli archivi storici d’impresa

Made in Heritage è l’iniziativa di un gruppo di imprese italiane che da molti anni e con diverse specializzazioni si occupano, sia in ambito nazionale che internazionale, della valorizzazione e digitalizzazione dei patrimoni storici aziendali.
Per alcune aziende l’heritage è un asset abituale per lo sviluppo dei loro prodotti. Si pensi all’impiego dei brevetti, dei progetti di design, delle collezioni di moda e alla mole di documentazione inevitabilmente generata dall’attività delle aziende. Alcune, in particolare tra quelle più celebrate come parte del cosiddetto Made in Italy e in quanto tali entrate nell’immaginario collettivo, devono parte del loro successo anche alla capacità di attingere in modo creativo dal proprio passato. 
La realtà industriale e produttiva italiana è costituita da un panorama vasto di imprese protagoniste di storie importanti anche se poco conosciute, spesso inesplorate, nascoste negli archivi, nei ricordi dei protagonisti o nelle collezioni private. 
Made in Heritage si rivolge a queste imprese con una proposta originale che permette di ottenere un vantaggio competitivo dalla valorizzazione del proprio Heritage. 

Le sfide della digitalizzazione

È opinione diffusa che, al giorno d’oggi, ciò che non è in rete non esiste.  La mission di Made in Heritage è quella di valorizzare, rendendoli digitalmente accessibili, contenuti originali di proprietà dell’impresa, facenti parte del suo presente e del suo passato, e di crearne di inediti.
Attraverso l’impiego di tecnologie e di metodi all'avanguardia, si crea una versione informatizzata della memoria storica dell’azienda, da un lato mettendola in sicurezza e dall’altro trasformandola in una autentica risorsa da utilizzare per il raggiungimento degli scopi dell’impresa. 
I processi di digitalizzazione e le tecnologie di Internet permettono, infatti, di trasformare la natura analogica dei documenti e degli oggetti, testimoni della storia dell’impresa e di renderli accessibili alle tecnologie di Internet, grazie alle quali diventa più facile, ad esempio,  raggiungere un pubblico ampio verso cui promuovere i valori culturali e storici dell’impresa stessa.
La valorizzazione del patrimonio che rende fruibili e disponibili i contenuti storici che alimentano la tradizione delle imprese può consentire la concretizzazione dei seguenti obiettivi: 

• costituzione dell’archivio come asset aziendale;
• alimentazione del serbatoio della ricerca e lo sviluppo, e condivisione di know-how;
• creazione del museo d’impresa inteso come strumento di identità, formazione e sperimentazione;
• potenziamento dei processi di branding dell’azienda. 

Il punto di svolta del percorso di digitalizzazione è dato dal travolgente sviluppo delle tecnologie informatiche, sia nel senso dell'acquisizione dei dati (attraverso scanner eccezionalmente efficienti), sia nel senso della loro elaborazione. Quest’ultima si basa sempre di più su algoritmi di intelligenza artificiale che assumono un ruolo essenziale perché semplificano i processi di conversione dall’analogico al digitale e contribuiscono allo sviluppo di motori di ricerca online straordinariamente efficaci.
 

Il modello

Il progetto MIH propone un modello imprenditoriale esclusivo, visionario e sostenibile, per la valorizzazione di un patrimonio culturale unico ma potenzialmente accessibile. Uno strumento identitario per tutti gli stakeholder dell’impresa capace di restituire conoscenze e valori alle comunità locali e nazionali. Sostenute e affiancate da un pool di aziende qualificate, con esperienza pluriennale nel settore della digitalizzazione e valorizzazione dei patrimoni storici aziendali, le imprese possono  finalmente affrontare un progetto dedicato alla loro storia e ai suoi protagonisti: il brand, i prodotti, le persone. 
 

Gli ambiti

Valorizzare la storia aziendale oltrepassa i confini dell’impresa. Il beneficio per il brand, la comunicazione, la vendita è associato all’opportunità di attivare e alimentare progetti di collaborazione su scala globale perché è oggi indiscutibilmente provato che l’emersione di contenuti genera nuove collaborazioni e amplia l’orizzonte degli stakeholder che ruotano intorno alle realtà aziendali.